FIRST INTERNATIONAL BALKAN
SCIENCE CONFERENCE
SCHEDULE
At the First International Balkan Conference
«The study and teaching of Roman law and Roman law tradition at the beginning of the XXI century »
Faculty of Law, Sofia University, October 14, 2016
8.00- 9.00 - Registration of participants
9.00- 9.30- Introductory speeches and congratulations
9.30 - 9.45- Gabor Hamza- Hungarian Academy of Sciences
9.45- 10.00- Giorgio Barone Adezi- University of Catanzaro, Italy
10.00-10.15- Sebastiano Tafaro, Aldo Moro University in Bari, Italy
10.15-10.30- Zdravko Lucic - University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
10.30-10.40- Samir Alicic- University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
10.40-10.50- Benjamina Londrich- University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
10.50-11.00- Tomislav Karlovic- University of Zagreb, Croatia
11.00-11.10- Ivana Jaramaz Reskusic- University of Zagreb, Croatia
11.10-11.20- Nicole Ziha- University of Osijek, Croatia
11.20-11.30- Marko Sukačić- University of Osijek, Croatia
11.30-12.00- coffee break
12.00- 12.10- Vanessa Ponte - University of Cordoba, Spain
12.10-12.20- Michele Indelicato - Aldo Moro University in Bari, Italy
12.20-12.30- Pietro Onida - University of Sassari, Italy
12.30-12.40- Gotse NAumovski- University "St. Cyril and Methodius ”in Skopje, Macedonia
12.40-12.50- Nevenka Bogojevic - University of Podgorica, Montenegro
12.50-13.00- Mairja Ignatovic- University of Nis, Serbia
13.00-13.10- Valentina Cvetkovic- Dordjevic- University of Belgrade, Serbia
13.10-13.20- Milan Milutin - University of Novi Sad, Serbia
13.20-13.30- Ognen Vujovic- University of Kosovska Mitrovica, Serbia
13.30-13.40- Alexander Arsic - University of Nis, Serbia
13.40-13.50- Valerius Chucu- University of Iasi, Romania
13.50-14.00- Theodore Sambrian- University of Craiova, Romania
14.00-14.10- Hawa Karagioz- MEF University, Istanbul, Turkey
14.10-14.20- Malina Novkirishka, Stoyan Ivanov, Tihomir Rachev- Sofia University, Sofia
14.20-14.30- Conclusions and generalization
14.30 - lunch at Alma Mater Restaurant at Sofia University
20.00- Gala dinner at Panorama Restaurant, 11 Dondukov Blvd., 8th floor.
Conférence Internationalle, Faculté de droit, Université de Sofia
„ L’étude et l’enseignement de droit romain et de la tradition romaniste au début de XXI siècle“
Sofia, 14 octobre 2016
International Conference, Faculty of Law, University of Sofia
„The study and the teaching of Roman law and Roman law tradition at the beginning of XXI century“
Sofia, 13-14 October 2016
Conferenza Internazionale, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Sofia
„Lo studio e l‘insegnamento del diritto romano e della tradizione romanistica all‘inizio del XXI secolo„
Sofia , 13-14 ottobre 2016
Prof. Dr.Gabor Hamza, Accademia delle Scienze Ungherese, Universita‘ degli Studi „Eötvös Loránd“ di Budapest
Riflessioni sul rapporto tra diritto romano (diritto bizantino) e lo sviluppo del diritto privato (civile) in Bulgaria
Prof. Dr.Giorgio Barone- Adesi, Università Magna Graecia, Catanzaro, Italia
Іl tardo diritto romano nello studio odierno dell‘ordinamento canonico ortodosso : la disciplina canonica d chiese etniche
Prof. Dr. Sebastiano Tafaro, Università di Bari, Italia
Studio ed insegnamento del Diritto romano oggi
Prof. dr. Zdravko Lučić, Law faculty, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
Roman law in the educational process in Bosnia and Herzegovina
Doc. Dr. Samir Alicic, Università di Sarajevo Est , Bosnia-Erzegovina
La Grande Scuola di Belgrado (1807-1813) e la recezione delle idee politiche e giuridiche dell’antichità.
As. Prof. Benjamina Londrc, University of Zenica, Bosnia and Herzegovina
Roman civil process- autograph from an unknown author found in the National Archive of Bosnia and Herzegovina
Prof. dr. sc. Marko Petrak
Doc.dr. sc. Tomislav Karlović, University of Zagreb, Croatia
Roman Legal Tradition in Croatia
Prof. Dr. Ivana Jaramaz Reskušić, University of Zagreb , Croatia
Late Republican Struggle Against Electoral Corruption: Cases of Murena and Plancius.
Ass.Prof. Dr.Nikol Ziha , University of Osijek, Croatia
Roman law in modern legal curricula – necessity and a never-ending struggle
Dr. Marko Sukačić , University of Osijek ,Croatia
Roman law in XXI century – why should it be in curriculum?
Prof. Dra Vanessa Ponte, Universidad de Cordoba, España
Roman Law, transmitting knowledge online and the use of new technologies.
Prof. assoc. Pietro Onida, PhD. , Università di Sassari, Italia
Il problema del mandato: studio e insegnamento di un contratto cardine del sistema giuridico romano
Prof. assoc. Michele Indellicato, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Italia
Il pensiero di Antonio Rosmini sull‘esperienza giuridica romana
Prof. asooc. Maria Casola, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Italia
Diritto Romano : una disciplina per l’Europa
Prof.Dr. Goce Naumovski , Prof .Dr . Vlado Buckovski, Prof.Dr. Miriana Polenak-Akimovska, Prof. assoc. Dr. Nenad Gavrilovic, University of Skopie, Macedonia
Some parallels between intellectual property rights in Roman and contemporary law, with a special emphasis to copyright and trademarks
Prof. Dr. Nevenka Bogojevic- Gluscevic, University of Podgorica, Montenegro
Lo studio del diritto romano alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Montenegro
Prof. Dr. Maria Ignatovich ,University of Nish, Serbia
The origins and implementation of the law in ancient Rome
Assoc. Prof. Dr. Valentina Cvetković-Đorđević, University of Belgrade, Serbia
The Beginnings of the Roman Law Study in the Modern Serbia
As.Prof. Dr. Milan Milutin, University of Novi sad, Serbia
How to Teach Roman Law – Seeking the Methods
Ass.prof. Dr.Огњен Вујовић, University of Kosovska Mitrovica, Serbia
Furtum and plagium (the nature of relations between two violations)
Alexandar Арсић, University of Nish, Serbia
Furtum in Roman law
Prof. Dr. Valerius M. Ciucă, Université Alexandru Ioan Cuza, Iași, Roumaniе,
L’utilité de la méthode comparative-historique dans le droit romain actuel
Prof .Dr. Teodor Sambrian, Université de Craiova, Roumaniе,
La crise de l’étude de droit romain en Roumanie au commencement de XXI siècle
Prof. Dr. Havva Karagöz, MEF Università, Istanbul, Turchia
Considerazioni sull’insegnamento di Diritto romano nella Turchia repubblicana
Prof.Dr. Malina Novkirishka-Stoyanova, Università di Sofia, Bulgaria
Studio e insegnamento di diritto pubblico romano in Bulgaria
Prof. Dr. Maria Kostova, Università Libera di Varna, Bulgaria
Diritto romano nella letteratura latina.
Prof. assoc. Dr. Georgi Gochev, New Bulgarian University, Bulgaria
Knowing Latin to Read Roman Laws?
Ass. Prof. Stoyan Ivanov, Tihomir Rachev, University of Sofia, Bulgaria
IUS ROMANUM- site of Roman Law and Roman Legal Tradition
Conférence Internationalle, Faculté de droit, Université de Sofia
„ L’étude et l’enseignement de droit romain et de la tradition romaniste au début de XXI siècle“
Sofia, 14 octobre 2016
RESUME
International Conference, Faculty of Law, University of Sofia
„The study and the teaching of Roman law and Roman law tradition at the beginning of XXI century“
Sofia, 13-14 October 2016
ABSTRACT
Conferenza Internazionale, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Sofia
„Lo studio e l’insegnamento del diritto romano e della tradizione romanistica all’inizio del XXI secolo“
Sofia , 13-14 ottobre 2016
ASTRATTO
Prof.Dr.Gabor Hamza, Accademia delle Scienze Ungherese, Universita’ degli Studi „Eötvös Loránd“ di Budapest
Riflessioni sul rapporto tra diritto romano (diritto bizantino) e lo sviluppo del diritto privato (civile) in Bulgaria
1. In Bulgaria, all’epoca del primo impero (zarstvo) (681-1018), nonostante il papa avesse inviato varie leggi romane al popolo già convertitosi alla religione cristiana (Responsa Nicolai I papae ad consulta Bulgarorum), fondamentalmente si faceva sentire l’influenza del diritto bizantino: tra i codici che hanno avuto un impatto rilevante va ricordata la traduzione bulgara dell’Eklogè che a sua volta era fonte del codice slavo più antico, il Zakon sudnij l’ug’em (‘Regole giuduziali per laici’, in latino Liber iudicialis de laicis) edito ai tempi dello zar Simeone I (893-927), nonché il nomocanone Synagógé (‘raccolta’) di Iohannes Scholastikos. Al tempo del secondo impero (zarstvo) bulgaro (1185-1396) oltre al diritto consuetudinario (consuetudines o ius consuetudinarium) veniva applicata la traduzione bulgara del Syntagma.
2. Il titolo di zar, che rispecchiava l’ideologia dell’Impero Romano, fu adottato da Simeone I (893-927) al momento della sua incoronazione come co-reggente dell’Impero di Bisanzio. In seguito però gli zar bulgari si ritennero addirittura eredi diretti di Bisanzio (ed indirettamente di Roma), e alla capitale del paese, Trnovo, diedero il nome di „Roma Nuova“.
La chiesa ortodossa, che sotto l’occupazione ottomana durata circa cinquecento anni ha usufruito di una larga indipendenza, applicava il Syntagma e l’Hexabiblos. Nel 1867 è entrato in vigore anche sul territorio della attuale Bulgaria il codice Medzellé, il quale voleva avvicinare il diritto islamico ai principi dei diritti europei (soprattutto al Code civil francese), e che non si basava direttamente sul diritto romano. La legge del 1890 sul diritto delle successioni funzionò come una prima tappadel processo di codificazione durato quindici anni e basato sulle tradizioni del diritto occidentale. Gli ideatori di questa legge si sono basati soprattutto sul Codice civile italiano del 1865, mentre il Code civil francese ha avuto un ruolo meno importante.
3. L’importanza di questa legge è dovuta al riconoscimento dell’uguaglianza dei sessi e al rafforzamento della posizione dei discendenti legittimi. Le leggi del 1892 (sul diritto delle obbligazioni) e del 1904 (in materia di diritti reali), che codificavano alcune parti del diritto privato bulgaro, sono state influenzate prevalentemente dal Codice civile italiano del 1865, mentre il ruolo del Código civil spagnolo non fu rilevante. La tradizione di diritto romano da loro trasmessa è rappresentata ancora oggi nell’ambito del diritto delle obbligazioni e dei diritti reali da nuove leggi approvate negli anni 1950-1951.
Durante il primo dopoguerra in Bulgaria è stata presa in considerazione la possibilità della riforma del sistema giuridico, con lo scopo di nuove codificazioni in tutti gli ambiti del diritto. Per questo motivo nel 1935 venne istituito il Consiglio Nazionale di Codificazione, nell’ambito del quale il primo comitato fu incaricato di preparare la codificazione del diritto civile e del diritto processuale civile. Per diversi motivi questo progetto non è mai stato portato a termine.
Le norme in vigore prima del 22 novembre del 1941 sono state derogate da una legge approvata nel 1951, come accadde anche in Jugoslavia. Prima che le nuove norme giuridiche socialiste entrassero in vigore, i giudici potevano utilizzare le sopraccennate norme se non contrarie al sistema socio-economico socialista.
4. La legge sulla proprietà approvata nel 1951 (Zakon za sobstvenosta) sintetizzava tutto l’ambito dei diritti reali, ed ebbe un ruolo rilevante grazie anche alle nuove condizioni sociali ed economiche . Oltre al diritto di proprietà troviamo in questa legge le disposizioni riguardanti gli iura in re aliena, in particolare l’usufrutto e l’enfiteusi adattati al sistema economico di tipo socialista. Anche se questa legge non disciplina le servitù rustiche, esse sono presenti nella pratica. La regolamentazione di tipo socialista del diritto di famiglia è avvenuta agli inizi degli anni cinquanta del XX secolo. La nuova legge sul diritto di famiglia è stata approvata nel 1968, e dopo varie modifiche è ancora in vigore. Il diritto del lavoro era trattato in un codice approvato nel 1986, ed entrato in vigore il 1 gennaio del 1987.
In Bulgaria non è stato ancora approvato un codice civile, anche se i lavori di codificazione sono già in corso.
L’influenza della Pandettistica tedesca è riscontrabile anche nella dottrina dei paesi baltici. In Bulgaria questo è testimoniato dagli esperti del diritto romano e del diritto civile laureati presso università tedesche (P. Dancov (1857-1913) a Jena, J. Fadenhecht (1873-1953) e S. Angelov (1881-1925)).
5. La codificazione del diritto commerciale è avvenuta nel 1897. Questo codice si basa sul codice di commercio ungherese (1875), ad eccezione della procedura fallimentare e del diritto commerciale marittimo, regolato in una legge autonoma (1908), e che si ispiravano al Codice di Commercio italiano del 1882. Dopo la caduta del regime non è ancora stato approvato un nuovo codice di commercio. La regolamentazione delle società commerciali è stata sostanzialmente modificata nel settembre del 2000.
Prof.Dr.Giorgio Barone- Adesi, Università Magna Graecia, Catanzaro, Italia
Іl tardo diritto romano nello studio odierno dell’ordinamento canonico ortodosso : la disciplina canonica d chiese etniche
Originata da importanti indagini condotte dalla metà del secolo XX, la crescente attenzione riservata da odierni studiosi alla tarda antichità ha di fatto ampliato gli ambiti temporali e i campi di ricerca tradizionalmente approfonditi dai romanisti. Al diffuso disinteresse per il diritto „postclassico“ sono ormai subentrate nuove prospettive negli studi sulla legislazione tardoantica e sulle compilazioni normative romane, canoniche e barbariche.
L’odierna attenzione ortodossa alla effettiva vigenza della sinodalità, nell’ambito delle Chiese autocefale, e alla conciliarità, coerente alla tradizione ecclesiastica, trova nei diritti tardoantichi contributi rilevanti per ulteriori approfondimenti della ratio e della valenza originale delle disposizioni canoniche, evidenziandone cosi le successive interpretazioni e l’utilità, o meno, di uso odierno. Esempio : l ‘ordinamento di Chiese etniche (can.2 del Concilio Costantinopolitano del 381 e 28 di Calcdonia).
Prof.Dr. Sebastiano Tafaro, Università di Bari, Italia
Studio ed insegnamento del Diritto romano oggi
Perché il diritto romano: per avviarsi ad approfondire la conoscenza dei Principi generali del diritto. Persona: creazione esclusiva del diritto romano. Nesso strettissimo tra diritto e processo. Limitazione dei debiti: non piú del duplum. Divieto dell’anatocismo. Fides e bona fides. La funzione unificante del diritto romano nei diritti contemporanei ed il sistema romanistico. Repubblica (Res Publica populi Romani) come creazione tipica ed esclusiva dei Romani. Partecipazione dei cittadini all’assunzione delle decisioni (leges). La temporaneità delle magistrature e il divieto di reiterazione della stessa carica. Ius come iustitia. L’interpretatio prudentium. IL DIRITTO È ESPERIENZA GIURIDICA, CIOÈ LA VITA.
Prof.Dr. Jose Luis Zamora Manzano, Universidad de las Palmas de Gran Canaria, España
ICT tools in teaching of Roman Law of the twenty-first century
In questo lavoro, di dimensione pratica, si analizzerà l’uso di tablets in classe e le nuove tecnologie- chiave elqbotqtti sulla base di mobile learning, descrivendo il suo potenziale di realizzare le attività accademiche. Partiamo sempre identificare e descrivere le tendenze, le chiave nelle tecnologie didattiche nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento come abbiamo sempre in mente l’ultimo Horizon Report 2016 Vedremo come la nostra esperienza universitaria nel campo del diritto, abbiamo usato la sinergia metodologica e l’integrazione della flipped classroom, applicazioni di apps e incluso di gamification e anche come nuovi strumenti didattici dell’ecosistema digitale.
La presentazione contiene l’evoluzione della formazione con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione ITC applicate alla didattica, come si vede nella slide 3 alle 5 sulla relazione dell INFORME HORIZONT REPORT di refirimento internazionale.
Presentiamo qui come abbiamo usato la flipped Classroom in relazione alla formazione universitaria, ad esempio, nostro Il nostro libro contiene collegamenti a codice a barre che permettono agli studenti di guardare i video sul nostro canale YouTube, che rende dedicare insegnamento in classe per la parte pratica.(Slide 9-10)
D’altra parte abbiamo anche usato la gamification più attraente rende anche il processo di apprendimento in classe.
- Migliora il processo decisionale, la capacità di risolvere i problemi e la creatività.
- Aumenta la capacità di cooperare e di rispetto per gli altri.
- Promuove la motivazione e suscita interesse per lo studio e l’apprendimento.
Esso ci consente di proporre ruoli o situazioni reali della pratica legale, che li prepara per la vita. (Slide 12-13)
Le conclusioni ho potuto vedere come abbiamo raggiunto un livello di soddisfazione dei nostri studenti; più l’apprendimento collaborativo e la motivazione negli studenti è importante anche per integrare la tecnologia in aula come abbiamo fatto con il code bidimensionale QR di nostro manuale di pratiche.
Prof. dr. Zdravko Lučić, Law faculty, University of Sarajevo
Roman law in the educational process in Bosnia and Herzegovina
The beginnings of legal studies in Bosnia and Herzegovina date back to 1946 when the Faculty of Law in Sarajevo was founded, as the first higher education institution in Sarajevo. Since then, Roman law was a obligatory subject in the first year of undergraduate studies at the Department of History of State and Law comprised of subjects: General history of state and law and National history of state and law. The curriculum for subject of Roman law was designed according to the curriculum of the same subject at the University of Zagreb, Belgrade and Ljubljana within the framework of the former Yugoslavia. The aim of this paper is to show the position and prospects of studying Roman law in Bosnia and Herzegovina, therefore providing contribution to the defining of new guidelines for the development of a common strategy for the future development of historical and legal disciplines.
Doc.Dr. Samir Alicic, Università di Sarajevo Est , Bosnia-Erzegovina
La Grande Scuola di Belgrado (1807-1813) e la recezione delle idee politiche e giuridiche dell’antichità.
L’oggetto dell’indagine sono le note che Lazar Vojnović, un giurista e filosofo serbo-austriaco, usava per prepazione delle lezioni del diritto in Scuola Grande di Belgrado, una istituzione di alta istruzione fondata dai ribelli serbi durante la Prima Rivolta Serba contro l’Impero Ottomano. Queste note, che offrono l’unica testimonianza sul programma delle lezioni di diritto in Scuola Grande, testimoniano anche sulla recezione delle numerose idee giuridiche e politiche greche e romane. Sono ricepite, fra l’altro, le idee della sovranità popolare, della tripartizione delle forme del governo (democrazia, aristocrazia, monarchia), e del diritto naturale.
As. Prof. Benjamina Londrc, University of Zenica, Bosnia-Erzegovina
Roman civil process- autograph from an unknown author found in the National Archive of Bosnia and Herzegovina
In the holdings of the Archive of Bosnia and Herzegovina in Sarajevo, in the department entitled „High education“, in boxes 9 and 10 manuscripts of an unknown author have been found, which include materials from the lectures of Roman law, namely: Roman legal history (219 pages of the original text) and Roman civil process (120 pages). The text of the manuscript is written in cursive Gothic, which is the Latin letter of literary and documentary character which is shaped depending on the individual characteristics of writer with a system of abbreviation that has been very precisely developed in this letter. It is obvious to conclude that, with a common view, the texts are written by the same author, using the black ink, with no illustrations, drawings, sketches, even without any notes or documents on the sidelines, or in the text that would indicate the personality of the author. As part of found materials that are unprocessed and belong to scattered archives, original indexes of several law students from the Law faculty of Vienna have been found, clearly indicating that the Roman law /Roman history and institutions lecturer at the time was prof. dr. Karl Ritter von Czyhlarz. This distinctive personality was mentioned in 1882 as the director of the German club in Prague, his books and scripts of Roman law were printed from 1895 until 1933 and for a long period were valid textbooks of the Pandect Roman law, not only at the University of Vienna, but also in the region. The paper will assess a part of autographs related to the Roman civil proceedings, with a comparison with the modern textbooks of Roman law.
Prof. dr. sc. Marko Petrak
Doc.dr. sc. Tomislav Karlović, University of Zagreb, Croatia
Roman Legal Tradition in Croatia
The aim of this paper is to give an overview of the significance and influence of Roman legal tradition in the Croatian context. The first part of the paper shall present, in broad lines, the bimillenial presence of Roman law in the territory of the contemporary Republic of Croatia, with an overview of how Roman law has exerted its influence in the development and contents of different historical legal systems that were used in the Croatian territory in the Antiquity, Middle Ages and the Early Modern period. The second part of the paper will focus on the contemporary law of the Republic of Croatia and its Roman foundations. Special emphasis will be put on the re-emerging concepts of Roman law within the Croatian private law system after the fall of the totalitarian regime, as well as on the use of Roman regulae iuris in the contemporary Croatian judicature. The third part of the paper will briefly analyze the issue of legal education, i.e. the history and the present situation of the teaching of Roman law as part of the curriculum of Croatian law faculties.
Prof. Dr. Željko Radić, As. Dr. Tina Miletić, University of Split, Croatia
Roman Procedural Heritage and Criminal Process in Autonomous Communities in Medieval Dalmatia.
In the opening part, authors will present basis of Roman criminal procedure which served as cornerstone for medieval statutory regulations in central Dalmatia. Regarding the fact that procedural law represents wide and complex matter, especially early roman criminal law which is still obscure and controversial issue, paper will examine only the framework and key principles posed in the Late Empire. Later, focus will be put on fundamentals of criminal process in autonomous communities in Dalmatia, keeping in mind to present the study of impact of Roman heritage on those legal resolutions.
Prof. Dr. Ivana Jaramaz Reskušić, University of Zagreb , Croatia
Late Republican Struggle Against Electoral Corruption: Cases of Murena and Plancius.
Based on Cicero’s speeches Pro Murena and Pro Plancio, I will clarify the most important legal and rhetorical aspects of criminal court proceedings held in Rome – 63 BC and 54 BC – on charges of ambitus raised before the competent court. Accordingly, I will first show sustained – politically determined – fight of the Republican legislators against various (pre)electoral malfeasances in magistrates’ assembly elections. I will focus on the content of the charges and the nature of the court and procedure, as well as on Cicero’s art of persuasion. Thus, I will try to determine the then understanding of crimen ambitus and the political motivation of the prosecutor, defence and jurors in deciding.
Ass.Prof. Dr.Nikol Ziha , University of Osijek, Croatia
Roman law in modern legal curricula – necessity and a never-ending struggle
The aim of the following contribution is to highlight the relevance of Roman law in Croatian legal education, identify and analyse the challenges of legal curricula in transition, as well as ponder some preliminary solutions on how to ensure a vital role of a subject which serves as a backbone of legal education.
Through reforms of the legal system, after declaring its independence in 1991, Croatia started the process of returning to the civil law roots and European identity, it once was a part of. A particular significance in that process goes to legal education, especially Roman law which raised the cultural level of legal education and facilitated in the process of reintegration in the western European legal culture. Although the reform of legal studies through adoption of Bologna-process in 2005 showed many benefits in legal education, the focus on practical legal skills and active competences of students deemphasized the role of Roman law courses and legal history in general. This was, of course, not an isolated case in Croatia but a problem that has been recognized well ahead by distinguished scientists in the whole region (Petrak, Kranjc, Avramović).
Confronted with a constant marginalization of Roman law, instead of fighting directly „against the hurricane of positivist and pragmatic challenges“ (Avramović), a more active and practical approach in the process of reforming the legal education is considered. Since the Croatian Qualifications Framework Act (2013) in Article 3 explicitly stated „preserving positive heritage of the Croatian educational tradition“ as one of its main principles and objectives, the Faculty of Law in Osijek has launched a project ‘Iurisprudentia – Quality Improvement of Higher Legal Education at the Law Faculties in Osijek, Rijeka and Split’ as a lead beneficiary, financed by the European social fund – Operational Programme „Human resources development“. The survey that is, inter alia, carried out within this project will serve to determine the learning outcomes of Roman law that can provide the necessary key competences for a modern lawyer. The research results of this project, as well as results of a special survey conducted amongst alumni that will be presented in this paper, are aimed to build and maintain a bridge between the need of providing the students with an historical approach and insight into the broader dimensions and principles of law and the present labour market requirements of narrow specialisation.
Dr. Marko Sukačić , University of Osijek ,Croatia
Roman law in XXI century – why should it be in curriculum?
Roman law, as mandatory course at the first year at the faculty of law represent student’s first contact with practical legal problems. Even though today it is seen as purely historical course, it is not necessarily the case. Since Roman jurist were practitioners, their solutions still represent valuable starting point in solving contemporary legal problems. Also, Roman legal tradition is so strong in Croatian legal system, that there are examples of contra legem application of Roman legal principles, such as hereditas iacens. The aim of this paper is to point out the importance of Roman law in legal studies, especially on the first year, with its problem solving nature. Also, the intention is to point out that Roman law still represent link between legal theory and practice, as can be seen on hereditas iacens.
Prof. Dra Vanessa Ponte, Universidad de Cordoba, España
Roman Law, transmitting knowledge online and the use of new technologies.
Roman Law is an eminent classical science. However, the use of new technologies developed in the 21st century provide us with many different possibilities. They could become an interesting and valuable
complement for both the online transmission of knowledge of Roman Law, as well as in aiding in the motivation of the student in his studies by increasing his curiosity and stimuli thanks to them using a medium that they already dominate.
Prof. assoc. Pietro Onida, PhD. , Università di Sassari, Italia
Il problema del mandato: studio e insegnamento di un contratto cardine del sistema giuridico romano
La natura del mandato permette di analizzare con precisione i processi di formazione e articolazione della volontà sia per quanto attiene al rapporto interno fra le parti stesse del contratto, sia per quanto attiene alle relazioni fra le parti e i terzi. La dottrina si è soffermata sul problema della bilateralità perfetta o imperfetta del mandato dandone per scontata la natura contrattuale. Ma il mandato presenta una natura complessa, che rivela una tensione interna tra la relazione potestativa e gerarchica determinata da uno iussum e la relazione potestativa e paritaria derivante dall’assetto contrattuale.
Prof. assoc. Michele Indellicato, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Italia
Il pensiero di Antonio Rosmini sull’esperienza giuridica romana
Rosmini è un filosofo certamente poliedrico che ha molto dialogato con il mondo antico, confrontandosi con il diritto romano, in alcune opere come Politica prima , Filosofia della Politica, Filosofia del diritto e in altre opere minori. Rosmini sostiene che il corpo del diritto romano, inteso nella sua globalità, forma un sistema organico, rigoroso, coerente e ordinato e deve dunque sopravvivere. Inoltre afferma l’intrinseca razionalità del diritto romano, tanto da definirlo „salvaguardia e pedagogo della ragione giuridica“.
Il diritto romano, secondo il filosofo Rosmini, non si esaurisce nelle norme dei vari sistemi positivi che regolarono per centinaia di anni la vita dei cives, ma consiste in un insieme di principi e certezze da cui affiora il modo di pensare degli antichi giureconsulti, le cui idee fondamentali, in tema di diritto e di giustizia, hanno creato, nel tempo, un corpo di indubbio valore che continuano a rappresentare, oltre il tempo, una guida immutabile e sicura, una sorta di „Codice sussidiario“ che indirizza e sostiene l’interprete.
Prof. asooc. Maria Casola, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Italia
Diritto Romano : una disciplina per l’Europa
In questa sede ho inteso concentrare la mia attenzione, in particolare, su due punti diversi (ma collegati) ovvero:
- Il ruolo e le potenzialità del diritto romano per la formazione del giurista di oggi;
- l’insegnamento del diritto romano nelle Università.
Il diritto europeo non è più il diritto dei privati unico per il continente europeo quale è stato il ius commune. La realtà sociale ed economica muta e il diritto muta con essa. Il punto focale si è ormai spostato dall’origine delle norme che, oggi più che mai, non è unitaria né vi sono stabili gerarchie di fonti, all’uso delle norme, al modo in cui essa debba essere praticata, cioè interpretata e applicata.
Ciò significa che la scienza giuridica non può essere concepita come scienza pura di norme, semmai lo è veramente stata, e che l’educazione del giurista deve farsi attenta tra l’altro al ragionamento morale, ai valori e alle tecniche della democrazia, alle dinamiche del mutamento e dell’integrazione sociale, del pluralismo e del multiculturalismo, alle politiche pubbliche. E’ allora la ricerca sui valori della società romana, colti nella loro storicità, che vale la pena di riprendere e modulare. Il che introduce al secondo ordine di considerazioni che ho inteso svolgere a riprova dell’importanza degli studi romanistici ovvero la funzione della didattica.
Prof.Dr. Goce Naumovski , Prof .Dr . Vlado Buckovski, Prof.Dr. Miriana Polenak-Akimovska, Prof. assoc. Dr. Nenad Gavrilovic, University of Skopie, Macedonia
Some parallels between intellectual property rights in Roman and contemporary law, with a special emphasis to copyright and trademarks
As its subject matter of analysis the paper covers intellectual property rights or their respective objects of protection, as they are legally treated in Roman and contemporary law. Starting from the assumption that Roman law did not know of an objectively approached regulation of intellectual property rights in today’s sense, initially identified are the main approaches of Roman law to the legal protection of what today are considered as objects of protection of intellectual property rights. Further, the paper proceeds to identify the specific legal institutes which have probably been applied in relation to the legal protection of what is today considered as a copyright and a trademark. The authors conclude that the sources of Roman law give grounds to conclude that awareness and functional equivalents existed in ancient Rome when the legal protection of copyright and trademarks is concerned.
Prof. Dr. Nevenka Bogojevic- Gluscevic, University of Podgorica, Montenegro
Lo studio del diritto romano alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Montenegro
La Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Montenegro è stata fondata nel 1972 anno. Nel primo piano di studio di questa facoltà, il corso di diritto romano durava due semestri al primo anno di studi, con otto ore delle lezioni alla settimana, cioè 240 ore delle lezioni all’anno accademico. Nel periodo di una decina di anni successivi, il corso del Diritto romano veniva insegnato in base al programma concepito alla fondazione della Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Montenegro, ed in realtà era uguale a quello della Facoltà di Giurisprudenza di Belgrado.
I cambiamenti importanti nel piano d’insegnamento relativo allo studio del diritto romano presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Univeresità del Montenegro sono stati riportati nel periodo degli anni novanta del secolo scorso. Il Diritto romano faceva parte della Cattedra per la storia giuridica, insieme alla Storia dello Stato e del diritto e La Storia giuridica nazionale; per quanto riguarda il numero di ore delle lezioni della materia di insegnamento in questione, questo è stato ridotto notevolmente in relazione alle altre materie rappresentanti le discipline del diritto positivo. Secondo il nuovo piano d’insegnamento della Facoltà di giurisprudenza di Podgorica, il Diritto romano, insieme a tutte le materie della Cattedra di storia del diritto, è insegnato nel periodo di due semestri (quattro ore di approfondimento teorico giurisprudenziale e un’ora di attività pratiche alla settimana). A questo fatto è dovuta anche l’importante riduzione del volume della materia concernente l’ istituto del diritto romano privato in confronto a quello degli anni ottanta del secolo scorso.
Prof. Dr. Maria Ignatovich ,University of Nish, Serbia
The origins and implementation of the law in ancient Rome
The origins and transformation of juridical knowledge in the sources of law was a long process in Rome. It took place throughout the whole history of the Roman state, starting with the pontiffs, under whose exclusive jurisdiction was this matter, over jurisprudents (Casuist), who were seeking the best solutions for specific cases, all the way to classical Roman jurists whose opinions at the time of the Dominate become an integral part of the Imperial commands and as such the main source of law. Therefore, not all periods in the development of the Roman state were suitable for the development, implementation and interpretation of the law. It is normal that the insufficient development of the overall socio-economic situation, the first period of the Roman Empire was not adaptable to the conditions of a developed society. However, the more organized Roman society was and as legal norms were more applied in judicial and other proceedings, the more occurred the need for the creation, interpretation and implementation of the law by recognized scientist and specialized expert on the law (lawyers). Therefore, when we talk about the periods in which the Roman law has developed to the point that it served as the foundation for the construction of modern law, we, first of all, think of the third and fourth period of the Roman law, precisely the right of the classical period, in which the Roman jurists laid the foundations of jurisprudence, and the right of post-classical period, in which all knowledge of classical Roman jurists was merged into a large codification, the Justinian codification. Precisely, knowledge of Roman law in these periods, its basic principles and postulates is a necessary prerequisite for understanding the principles of justice and equity, all of which, it seems, today we are distancing ourselves from.
Assoc. Prof. Valentina Cvetković-Đorđević, University of Belgrade, Serbia
The Beginnings of the Roman Law Study in the Modern Serbia
The process of reception of Roman law, primarily doctrinal, and then normative, started very late in Serbia and was hampered by a number of reasons of the economic, political and human resources nature. Doctrinal formation of Roman legal institutions needed educated experts, who were yet to have been created. Similarly, establishment of private property as the dominant form of ownership, could only be done in an environment of the developed money-for-goods exchange. These conditions, essential for the reception of the Roman law, began to apply in the first half of the 19th century when Serbia started to struggle for liberation from the Ottoman Empire.
The beginnings of the Roman law study in Serbia are connected to the Lyceum in Belgrade which was the highest educational institution in Serbia in the 1838 to 1863 period. Turning point was the year 1842 when Jovan Sterija Popović, one of three law professors at the Lyceum, proposed to the Ministry of Education introduction of the Roman law course. However, tradition of deeper studies of Roman law in Serbia began in 1850 when Rajko Lešjanin came to Lyceum where he taught two courses: Justinian’s Institutes and Shortened Justinian’s Pandects. Lešjanin was the founder of the Serbian Romanistics because he wrote the first textbook on Roman law in Serbian which was named „The Institutions of Justinian’s Roman Law“.
After initial uncertainty and very brief absence of Roman law from the curriculum at our first Law school, mainly due to lack of connoisseurs on this rare and demanding discipline, soon no one even wondered whether Roman law was necessary as a subject. Hesitation was connected only to the name and basis it was to be studied. But foundations set by the Roman law founders in Serbia were so strong that Roman law became inevitable discipline first at the Lyceum, then at the High School in 1863, and finally at the Faculty of Law at the University of Belgrade, starting from 1905.
As.Dr. Milan Milutin, University of Novi sad, Serbia
How to Teach Roman Law – Seeking the Methods
Changes awaiting lecturers of the 21st century, including those of Roman law, are not only challenging, but rather dynamic and ever-evolving. Without attempting to diminish the significance and values of traditional ex cathedra lecturing, it is of utmost importance to be prepared to combine and accord lectures to modern technologies and make them susceptible to the generations raised under the influence of the internet, video games and other multimedia contents. Otherwise, loss of a battle against various forms of informal higher education is inevitable. What if video game generations are welcomed to the university through a video game on Roman state and law?
Ass.prof. Dr.Огњен Вујовић, University of Kosovska Mitrovica, Serbia
Furtum and plagium (the nature of relations between two violations)
What is necessary to make Roman law researches more attractive to today’s generation? It seems that they may be as topical as the author is capable of providing certain incentives interpretation of problems nowadays through the antique examples. This requires the strong reliance on anthropology. Precisely these theoretical insights may offer new incentives to positive law experts. This is the only way to prove and justify universality of Roman law.
Each phenomenon should be studied from its source (from the beginning), as well as the institutions of Roman law. In regards to this matter, I will try to explain the connection between furtum and plagium.
Alexandar Арсић, University of Nish, Serbia
Furtum in Roman law
The study of Roman law at the beginning of the XXI century implies the necessity of reminding on occurring time of certain institutes of positive law, whose roots date all the way back to Roman law. The basic subject in this labor is delict of Roman law comparable to the modern offence of theft – furtum. The nature of the topic dictates the use of both chronological and comparative analysis of Roman private and Roman public law. Furthermore, attention is drawn to delicta publica (crimina) – those behaviors that are directed against public order. Moreover, we study more detailed one of the prohibited human behavior – furtum through certain periods of development of the Roman state. In the second part of the paper, the focus will be on legal remedies, starting with actio furti and other means of legal protection available to the victim. Emphasizing the impact of Roman law on contemporary law, this is not observed strictly from a historical point of view. There is a deeper issue at stake. It is important and also one of the goals in this labor to point out many similarities that furtum has with theft in positive law. In conclusion, this paper will discuss some of the ways in which Roman law still occurs in contemporary Serbian law with the necessary modifications characteristic for this domain, time and present occasions.
Prof.Dr. Mircea Bob, Université „Babeș-Bolyai“- Cluj-Napoca, Roumaniе,
Etude et enseignement du droit romain à Cluj-Napoca, en Roumanie, au XXIe siècle
Les temps changent et la maniéré historique d’étudier et enseigner le droit romain ne présente plus le même intérêt que jadis. En observant la maniéré dont les cours de droit étaient dispensés à l’époque de Justinien et le mouvement des idées des collègues romanistes européens, on a opté pour une méthode exégétique dans l’enseignement du droit romain. Quant à son étude, la référence aux codes civils en vigueur nous semble obligatoire. en plan méthodologique concret, tous ces changements sont connectées aux avancements technologiques les plus récents (site internet, page facebook etc.).
Prof. Dr. Valerius M. Ciucă, Université Alexandru Ioan Cuza, Iași, Roumaniе,
L’utilité de la méthode comparative-historique dans le droit romain actuel
Je suis généralement sceptique en ce qui concerne les méthodes paradigmatiques d’étude des sciences socio-humaines, juridiques, philosophiques et même des études positives. Dans notre domaine, j’ose dire, l’enseignant est souverain dans l’évaluation quantitative et qualitative des moyens de connaissance romaniste. En tant que tel, je crois, chaque enseignant a la prérogative absolue d’adopter une méthode ou de créer quelque chose de nouveau en fonction de son talent, son temps, sa disposition plus ou moins fainéante et des exigences intellectuelles du milieu professionnel. Il peut faire cela de manière empirique, même brillante, et atteindre une performance intellectuelle notable, une odyssée admirable de la connaissance juridique, tout comme celle ironiquement assumée par le professeur émérite Jacques Vanderlinden lorsqu’il reprenait, dans une étude, en filigrane, l’exhortation de Geoffrey Samuel et, implicitement, de C. Hart.
Fidèle à ce principe de la liberté de pensée et de recherche sans limites, à cet esprit ludique et imaginatif (dans le sens de Homo ludens de J. Huizinga), je tiens à souligner depuis le début que ce petit travail ne contiendra aucune exhortation dans un sens ou un autre et d’autant moins un modèle. C’est justement une illustration d’un modus operandi dans le domaine de l’épistémologie vaste, „impériale“, du droit romain.
Prof .Dr. Teodor Sambrian, Université de Craiova, Roumaniе,
La crise de l’étude de droit romain en Roumanie au commencement de XXI siècle
La crise des études du droit romain en Roumanie est abordée depuis deux perspectives : une crise morale et sociale de la société actuelle qui met en discussion et répudie les plus solides valeurs, entre autre celles du droit romain, et une crise pédagogique en ce qui concerne la place du droit romain dans les programmes analytiques de l’enseignement juridique roumain.
Prof. Dr. Havva Karagöz, MEF Università, Istanbul, Turchia
Considerazioni sull’insegnamento di Diritto romano nella Turchia repubblicana
Si tratta di dimostrare l’attuale situazione dell’insegnamento di diritto romano nella Turchia repubblicana dando una particolare attenzione alle conseguenze del recente decreto del Consiglio dell’Insegnamento Superiore (Yükseköğretim Kurulu) relativa alla riforma dei dipartimenti (anabilim dalı) delle facoltà giuridiche. Tale decreto, infatti, ha comportato all’eliminazione di dipartimento di diritto romano mettendo in pericolo il futuro dell’insegnamento e dello studio di diritto romano in Turchia.As. Prof.Başak Karaman, Galatasaray University, Turchia
Ass. prof.Başak Karaman , Ph.D., Galatasaray Universitesi, Istanbul, Turchia
L’attuale lotta per il diritto romano in Turchia
In Turchia, l’insegnamento del Diritto romano nella formazione del giurista fu introdotto nell’ultimo secolo di vita dell’Impero ottomano, quando fu, peraltro, ritenuto necessario considerarlo come materia obbligatoria. Già nel 1870, nella ‘Darülfünunu Osmani’ (attualmente Università di Istanbul), prima università nella storia di Turchia, si hanno significative prove di lezioni di Diritto Romano. Il Consiglio dell’Insegnamento Superiore (Yükseköğretim Kurulu), con il decreto preso nell’Assemblea Generale del 27 agosto 2009, ha approvato una nuova struttura universitaria riguardante le facoltà giuridiche. Tale iniziativa ha portato all’eliminazione delle sezioni (bölüm) di diritto pubblico e privato e alla riforma dei dipartimenti (anabilim dalı) delle facoltà giuridiche. Nel suddetto decreto, il Consiglio dell’Insegnamento Superiore, seguendo la decisione di ‘raccomandazione’ presa dal ‘Comitato dei presidi delle facoltà giuridiche’ tenutasi all’Università di Istanbul il 15 agosto 2009, non menziona il Dipartimento di Diritto Romano (Roma Hukuku Anabilim Dalı). Nella prassi, il Consiglio dell’Insegnamento Superiore sembra consentire alla costituzione di una ripartizione (bilim dalı) di Diritto Romano all’interno di uno dei Dipartimenti, con la semplice approvazione del Consiglio stesso.
Prof.Dr. Malina Novkirishka-Stoyanova, Università di Sofia, Bulgaria
Studio e insegnamento di diritto pubblico romano in Bulgaria
Dal 2012, con numerose conferenze internazionali è fondato per la prima volta in Bulgaria lo studio più profondo del diritto pubblico romano. A partire dal 2013, in primo luogo presso l’Università di Sofia e poi nel’Università di Plovdiv e nella Nuova Università Bulgara viene insegnata la disciplina ottativa „Diritto pubblico romano“, che gode di un grande interesse da parte degli studenti. Ci sono già un certo numero di pubblicazioni su questo argomento e anche una ilteratura didattica e scientifica.
Prof. assoc. Georgi Gochev, New Bulgarian University, Bulgaria
Knowing Latin to Read Roman Laws?
In one of the best pieces of Latin literature we find a slave who is proud of the fact that he can read (and eventually understand) the official inscriptions written with capitale letters. This is enough for him to feel as if he is an integral part of Roman society. But what about the contemporary student of Roman law? Does he need a knowledge of Latin to read Roman laws? And if so, which part of Latin?
In this paper I will question two preconceived opinions about knowing Latin for studying Roman laws: that one needs to know all the Latin of the classical authors (the philological prejudice); and that one doesn‘t need to know any Latin (the practical prejudice). My reflections are based on the experience I have in teaching future jursts to read Latin.
Ass. Prof. Stoyan Ivanov, Tihomir Rachev, University of Sofia, Bulgaria
IUS ROMANUM- site of Roman Law and Roman Legal Tradition
In 2015, only for four months was created the first in the Balkans, but according to our colleagues- also the first in the Central and Eastern Europe romanistic website. There is situated the first in Bulgaria and in the Balkans romanistic journal IUS ROMANUM. Till now are published three volumes, with more than 3,000 pages with the articles of foreign and Bulgarian scholars. The main idea of the site and the journal is to promote the Roman private and public law, but also the roman law tradition in the modern law. The site has a section dedicated on didactic materials- virtual library, programs etc. There is the place to organize the meetings of Circle of Roman law, to present its activities and by 2016 to organize the competition for resolving of cases of Roman private law.